dalla radio francese VL Media. Si tratta di un'intervista che non aggiunge alcuna novità rispetto alle informazioni già note sulla sua carriera che si possono leggere approfonditamente nei vari post precedenti in questo stesso topic a lui dedicato. Tuttavia qualche aneddoto di colore e alcune sue personali opinioni rendono l'intervista complessivamente abbastanza interessante. Mi ha lasciato invece interdetto il commento di Levy su Yves Martin, cantante recentemente scomparso (l'intervista è stata pubblicata il 20 Agosto da VL Media, ma è stata certamente registrata telefonicamente più di un paio di mesi prima della pubblicazione, quindi sicuramente prima della scomparsa di Martin avvenuta lo scorso 18 Giugno), di cui non riesce a fornire un ricordo in particolare, ribaltando quello che Yves Martin aveva dichiarato in un'
trasmessa dalla stessa radio a proposito del clima di famiglia che si respirava in studio durante il lungo periodo in cui aveva lavorato per la Saban Records. Similmente, in un altro momento piuttosto singolare nel corso dell'intervista, Levy non riesce a ricordare il nome di Ron Wasserman. Ron Wasserman non è stato esattamente uno di passaggio alla Saban Records, è colui che ha creato ed interpretato numerose sigle e musiche famosissime non solo per i "Power Rangers" (ad esempio quelle della colonna sonora di "Sweet Valley High").
Ultima osservazione, un piccolo svarione di Levy, quando dice di aver registrato versioni giapponesi delle sue sigle, ma evidentemente qui si confonde con altri lavori da lui realizzati per il mercato discografico giapponese.
Di seguito l'intervista che ho tradotto integralmente, inserendo alcune note e riordinando alcuni passaggi in modo da renderla più organica (termine utilizzato da Shuki ben due volte nel corso di questa intervista e che riprendo qui ad hoc).
Faccio il musicista dall'età di 15 anni, ero in un gruppo pop rock in Israele (Telestar, poi Shokolada, ndt). Andavamo molto bene, crescemmo fino a diventare molto famosi, ma in quel periodo ho sempre sentito che Israele era troppo limitante per me che avevo grandi sogni. Ho lasciato questo gruppo di successo di cui facevo parte, abbiamo centrato dei numeri uno in classifica un paio di volte, siamo andati in tour in Africa, avevo successo ma ho lasciato il gruppo e me ne sono andato a Londra per seguire una carriera da compositore. Durante il primo anno a Londra lavoravo come lavapiatti in un ristorante, ma dopo iniziai a comporre e registrai una demo intitolata "Milky Ways" in un piccolo monolocale allestito a studio con un registratore a 4 tracce suonando tutti gli strumenti. In qualche modo questa demo venne scoperta dalla Warner Brothers tra tanti posti in Sudafrica, e loro volevano farla uscire quindi mi chiesero un nome per l'interprete di questa canzone e appiccicai uno pseudonimo perché non volevo mettere il mio nome. Ancora una volta non volevo una carriera da cantante ma ero più interessato a comporre per altri. Misi il nome Colombus come cantante sul disco e divenne una grande hit in Sudafrica, al primo posto per molto tempo, ancora oggi nei karaoke bar del Sudafrica cantano la canzone. Quando incontrai Aviva, una mia amica, lei sentì la canzone e decidemmo di fare insieme una versione francese della canzone che si intitolò "Bye Bye à Bientôt", fu il nostro primo successo (in Francia nel 1975; il primo successo internazionale di Shuki&Aviva è stato invece "Signorina Concertina" del 1973, ndt). Questi sono stati i miei inizi, è una lunga storia ma andò proprio così.
Quando ero a Londra a lavorare come lavapiatti in un ristorante incontrai un regista inglese (Patrick Garland, ndt) e quando seppe che venivo da Israele mi raccontò che entro un mese sarebbe partito per Israele per dirigire laggiù il musical "Hair". Mi chiese se conoscessi qualche grande talento da provinare per il musical e così gli diedi i nomi di due amici del gruppo Shokolada (Svika Pick e Gabi Shoshan, ndt). Diedi i loro nomi e gli dissi loro due sono fantastici, li devi assolutamente vedere. Lui andò in Israele e iniziò i provini, scelse i miei due amici nei ruoli principali ma rimaneva (ancora da assegnare, ndt) un terzo ruolo meno importante. Loro mi chiamarono da Israele e mi dissero perché non ritorni e ti unisci anche tu, prendilo come divertimento, ti fai una vacanza e ricominciamo di nuovo a lavorare insieme. Pensai che fosse una buona idea, ritornai e stetti lì per circa un anno, 10 mesi, e in questa occasione incontrai Aviva per la prima volta perché lei si unì al cast di "Hair".
Quando vivevo a Londra, ogni volta che avevo l'opportunità andavo a vedere i Deep Purple. Ian Gillan era un cantante incredibile. In realtà ho scoperto i Deep Purple in quanto Ian Gillan faceva la voce di Gesù nel primo album originale di "Jesus Christ Superstar", Ian era la voce di Gesù, così l'ho conosciuto. Amavo i Deep Purple e loro ebbero molta influenza nella composizione della sigla di "Jayce il Cavaliere dello Spazio" e in altre canzoni che feci.
Conoscevo Mike Brant già da quando avevo 15-16 anni, quando ero con il mio gruppo lui veniva di tanto in tanto e ci chiedeva di cantare con noi. Lo abbiamo fatto maturare musicalmente con noi sul palco, era un fantastico cantante. Lo conoscevo molto bene. Successivamente diventammo grandi star in Francia e ci siamo riagganciati. Siamo rimasti amici fino al giorno prima che morisse. Ho portato il suo feretro alle esequie in suo onore. Ero con Mike Brant la sera prima che si suicidasse, stavamo giocando a flipper in una piccola caffetteria e il giorno dopo saremmo dovuti andare insieme a comprare dei mobili per il suo nuovo appartamento. Questo la sera prima che si uccidesse, una cosa molto triste. Eravamo molto uniti, Shuki&Aviva e Mike Brant, abbiamo fatto molti tour insieme in Francia e in Europa, per questo abbiamo trascorso molto tempo insieme, che peccato, una storia molto triste.
In questo periodo (1975, ndt) incontrammo Haim Saban anche se io lo conoscevo già da quando ero in un gruppo rock in Israele. Quando eravamo adolescenti lui era in un altro gruppo (Lions of Judah, ndt) e suonavamo spesso negli stessi club. Eravamo buoni amici quando eravamo molto giovani. Quando Shuki&Aviva cominciarono ad avere successo in Francia, lui mi venne a far visita. Parlava molto bene in francese perché è nato in Egitto e in Egitto parlavano francese, quindi gli proposi di diventare il nostro manager e gradì l'idea. Lui mi fece ascoltare anche alcuni dischi di un giovane ragazzo di nome Noam che faceva il cantante in Israele. Decidemmo di iniziare a lavorare insieme e così iniziò la nostra collaborazione, siamo stati soci per più di 35 anni.
La prima cosa che mi viene in mente e che sento nel mio cuore nel ricordare Jacques Cardona è che mi ha fatto dispiacere molto che sia morto così giovane. Volevo bene a quell'uomo, volevo bene a Cardona e a tutto il personale di studio che lavorava con noi a Tolosa. Il motivo per cui scelsi Tolosa è perché mi sentivo molto più a casa lì che a Parigi, così registrai tutte le canzoni di Shuki&Aviva a Tolosa. Jacques Cardona era come una famiglia in quel periodo, (lo Studio Condorcet, ndt) un grande posto per la creatività, c'erano tante persone creative ed appassionate. E' stato un fantastico periodo per me, il periodo a Tolosa.
Con Yves Martin anche se non abbiamo avuto un rapporto duraturo, abbiamo lavorato insieme e mi piaceva molto. Ho sempre pensato che Yves Martin fosse molto talentuoso, ma non ho alcun specifico ricordo di rapporto d'amicizia di cui parlare, ma mi piaceva tanto.
Ricordo molto bene lo pseudonimo Robin Mannix, venne fuori quando composi la canzone intitolata "Sad", in Francia era "Seul". Qunado composi la canzone sentii che qualcuno con un nome importante l'avrebbe cantata, era una canzone con un grande potenziale. Non volevo apporre il mio nome perché eravamo famosi in quel periodo come Shuki&Aviva e non volevo che Shuki&Aviva potessero influenzare il destino di questa canzone. Non scelsi io il nome, fu scelto da qualcun altro, non ricordo da chi, forse da Haim, ma non sono sicuro, ma ricordo Robin Mannix. Poi neanche a dirlo, quando la canzone uscì, Andy Williams, una star americana molto importante, registrò la versione inglese e andò molto bene.
Come era accaduto precedentemente in Israele, quando Shuki&Aviva arrivarono ad un punto in cui non ero più felice di andare in giro ad esibirmi (non fa parte della mia vera personalità, sono felice quando sono in studio, dietro il palcoscenico a creare e scrivere canzoni), dopo anni di Shuki&Aviva in tournée, raggiunto il successo in Giappone, Germania e altri posti, dopo tanto viaggiare, mi stancai di questo. Avevo ancora grandi sogni per fare cose più grandi e decisi di lasciare Shuki&Aviva.
Venni a Los Angeles non sapendo cosa avrei combinato qui. In qualche modo incontrai Jean Chalopin e parlammo di musica per i cartoni animati, lui stava producendo "Ispettore Gadget". Mi chiese se volessi provare a fare la sua sigla e io dissi perché no, sarà divertente, e così feci la sigla di "Ispettore Gadget". Da quel momento improvvisamente ogni studio di animazione di Los Angeles chiamava Haim Saban e me per fare le sigle perché per loro era una nuova fonte di guadagno, prima di allora le sigle dei cartoni non vendevano dischi, erano solo delle sigle TV. Ma quando demmo il via alla nostra maniera di creare sigle TV, cominciammo a vendere molti dischi e gli studios erano felici per il loro guadagno extra e quindi tutti i cartoni e telefilm di prime time come "Dallas", "Vegas", "Starsky & Hutch" arrivarono tutti da noi per cambiargli la musica. Haim e io diventammo come una fabbrica di sigle TV.
Assolutamente (c'è somiglianza tra la sigla di "Esteban e le Misteriose Città d'Oro" e la canzone "Je T'aime Un Peu Trop" di Shuki&Aviva), credo perché entrambe vengono dallo stesso compositore!
Se si ascoltano tutti i successi dei primi anni '70 ci sono rock and roll, rock e pop ma anche canzoni con grandi orchestrazioni e arragiamenti. Io pensavo dentro di me, se vengo in un altro paese e cerco di comporre o registrare musica nel loro stile non avranno bisogno di me, ci saranno compositori migliori di me in ogni paese. Quindi ho sempre sentito il bisogno di dover venir fuori con qualcosa di diverso e che fosse molto organico con me. Io vengo dal Medio Oriente, mi piace la musica greca e la musica dei latini sudamericani, quindi tutte queste sono influenze nelle mie composizioni.
Nella composizione della sigla di "Esteban e le Misteriose Città d'Oro" ebbi questa ispirazione che Chalopin, Bernard, tutti apprezzarono e volevano che non venisse persa nella colonna sonora della serie. Discutemmo del fatto che io avrei dovuto creare una library con questa musica che avesse esattamente la stessa energia (della sigla). Non ricordo concretamente la sessione di registrazione, cosa facemmo di diverso o no, so che io ho suonato la maggior parte degli strumenti che si sentono nella sigla di "Esteban e le Misteriose Città d'Oro". Per la colonna sonora ho suonato la maggior parte tutto io, come la tasiera, le batterie, e via dicendo per personalizzarla ancora di più.
Bernard Deyriés (Dic Entertainment, ndt) è una delle mie persone preferite di sempre. Ci siamo trovati molto bene dal primo momento che ci siamo incontrati, lavorava con Chalopin ma era più addentro al settore creativo, ci si capiva l'un l'altro, ho trascorso un periodo grandioso a lavorare con lui. La stessa cosa dovrei dire di Bruno Bianchi.
Credo che quella di "He-Man e i Dominatori dell'Universo" sia stata propriamente la prima grande sigla che io abbia registrato. E' stato un po' difficoltoso all'inizio in quanto Lou Scheimer e tutti i suoi collaboratori avevano uno stile musicale molto specifico. Come ogni altro studio di animazione in quel periodo, il loro stile musicale era un po' di tipo classico con grandi orchestrazioni, orchestra d'archi e simili. Lou Scheimer ed io diventammo amici molto stretti, diventammo molto amici con sua figlia Erika e sua moglie, trascorremmo molto tempo insieme a casa sua e a casa mia. Lou Scheimer era una persona molto buona, per cui inizialmente quando seppe che io avrei registrato una demo per la sigla di "He-Man e i Dominatori dell'Universo" penso che lui assegnò a me la sigla perché era un brav'uomo, per essere onesti non penso che credesse che io fossi in grado di fare qualcosa che a lui potesse piacere. Questa è la verità, ne parlavo proprio con qualcuno qualche giorno fa. Ma andai e composi la sigla, e la registrai. Ricordo che Haim Saban ed io ci recammo nel loro ufficio per fargli sentire la sigla, tutti erano lì, Erika, tutti i registi, Lou Scheimer, tutti, ed ebbi lo stesso presentimento che tutti sarebbero stati carini perché gli piacevo, che l'avrebbero ascoltata ed avrebbero detto qualcosa di cortese. Ma quando schiacciammo il tasto play e la sigla iniziò a suonare, rimasero tutti esterefatti del tipo "oh caspita!" e mi chiesero puoi fare anche la sigla per "She-Ra la Principessa del Potere" ed io dissi sì, posso farla.
Quando componevo le sigle TV in quel periodo partivamo con una versione inglese che era la versione originale, poi registravamo una versione spagnola, una francese e qualche volta una giapponese. Quindi andavo in cerca di talenti e chiunque fosse nei paraggi che fosse bravo ci lavoravo insieme. Inoltre quando inzio a lavorare con qualcuno e mi trovo bene non vado a cercare altre persone, rimango con la stessa persona.
Sebbene fossi molto occupato con tutte quelle sigle, di tanto in tanto ci si fermava in studio e se come per scherzo tra di noi saltava fuori un'idea si decideva di registrare ma così per divertimento, senza una vera intenzione di farne qualcosa.
Non c'è una ricetta segreta, (la musica per i cartoons) è un'espressione di come sono, penso come un bambino, nel mio mondo immaginario sono sempre rimasto bambino. Anche da ragazzino ero sempre molto chiuso, un sognatore, stavo sempre a sognare le cose che avrei voluto fare. Sento che se compongo qualcosa che mi piace e diverte fare, allora ai bambini piacerà perché è genuino e parte del mio essere. Non cerco di costruire una canzone che sia qualcosa di fatto ad arte per essere orecchiabile. Vado solo con ciò che sento e mi piace, se mi diverte allora divertirà anche qualcunaltro, è semplicemente così. Se dovessi scegliere tra il successo di Shuki&Aviva e il successo delle sigle per bambini, sceglierei il successo delle sigle TV perché la risposta che hai dai bambini è una risposta vera, reale, i bambini non hanno politica nella loro mente, se a loro piace qualcosa gli piace e basta. Il fatto che a molti bambini intorno al mondo piaccia quella musica, ecco ti farò un esempio. Ero a Sydney in Australia per la produzione del primo film dei "Power Rangers" con la Twenty Century Fox. Arrivammo nel centro di Sydney per girare una scena vicino ad un parco, poi facemmo una pausa pranzo e andai a fare una camminata nel parco. Passai accanto a un gruppo di bambini che giocavano in una sabbionaia, proprio in quel momento uno di loro iniziò a cantare la sigla di "Ispettore Gadget". Mi fermai ad ascoltare e pensai tra me stesso questo è un momento magico per me , perché questi bambini non sanno che questa musica viene da me e io gli sto passando proprio accanto. Il fatto che sia rimasta impressa in così tanti bambini a così grande distanza da dove vivevo è stato molto emozionante per me.
Ho sempre detto che si deve rispettare l'opinione dei bambini piccoli, in quanto anche se sono piccoli il loro "sistema" registra tutto per tutto il tempo, ogni cosa che vedono e ascoltano nell'ambiente intorno a loro, questo li fa diventare persone specialmente in giovane età. Quindi quando sono in macchina con i genitori e i genitori ascoltano musica pop, loro la ascoltano e poi se tu gli proponi stupide canzoncine create per bambini piccoli cercando di essere lezioso loro sanno distinguere cosa sia reale e cosa no. Ho sempre creduto che si deve rispettare i bambini piccoli per le loro opinioni e trattarli come persone.
Ho sempro avuto molti sogni, e tra i miei sogni non c'era solo quello di fare il compositore in quanto ho sempre sognato di fare qualcosa per il cinema, mi è sempre piaciuta l'idea di scrivere storie e perché no dirigere un film, è stato sempre uno dei miei sogni al tempo. Quando inizialmente decidemmo di fare il pilot per la TV dei "Power Rangers", scrissi il pilot originale e poi lo diressi e fu la prima volta che andai su un set con le cineprese e la crew, non avevo mai diretto nulla prima nella mia vita. Sapevo solo che volevo provare, così diressi il pilot e poi ci volle qualcosa come sei mesi a Haim Saban per piazzarlo perché nessuno voleva i "Power Rangers", tutti pensavano fossero molto stupidi. Fu quindi un'evoluzione, mi è sempre piaciuto evolvere, oggi faccio cose che non ho mai fatto prima, ma è divertente, mi piacciono le sfide e non starmene comodo a fare cose che so fare bene. Durante i primi anni dei "Power Rangers" lavoravo per molte ore perché scrivevo molti degli episodi, dirigevo molti degli episodi, leggevo ogni script di ogni episodio e prendevo note, ero sul set ogni giorno alle 6 del mattino, c'era tanto da fare, poi iniziammo un altro show nello stesso periodo. Sì, ero molto occupato.
Ero in studio con Haim Saban e stavamo parlando con ... qual è il suo nome, ho dimenticato di colpo il suo nome, sì il compositore che è stato accreditato per i "Power Rangers" (Ron Wasserman, ndt), ad ogni modo questo è esattamente quello che è successo. Eravamo lì e stavamo parlando di che tipo di sigla volevamo e Haim disse c'è bisogno di qualcosa tipo "Go Gadget, Go!", e così venne fuori "Go Go Power Rangers!". Così è come è nata, poi ho lasciato il progetto all'altro musicista che è co-compositore nei crediti con noi, ho dimenticato il suo nome, lui ha completato, lui ha prodotto la canzone completa.