50 anni fa "GONG"

[Sarabanda 10 anni dopo]

Ben trovati, amici forumisti! Sono stato fuori Chivasso per qualche giorno e mi riaffaccio appena in tempo per festeggiare un altro cinquantenario della storia telepubblicitaria italiana. A tre mesi da "Tic-Tac", ecco che la RAI, alle 18,45 di venerdì 3 aprile 1959, lancia una rubrica pomerdiana di appena due minuti che segna il confine tra la programmazione per i ragazzi, conclusa dal TG pomeridiano, e quella pre- serale. Il titolo è "Gong" e consta di due soli telecomunicati. Inoltre la sua messa in onda è sospesa da metà luglio a metà settembre. Questa formula rimane immutata fino ai primissimi giorni del 1970: da quel momento il numero dei comunicati quotidiani trasmessi in tale cornice passa di colpo a sei, debitamente divisi tra l'introduzione del programma del "Ritorno a casa" e quella di "Sapere": inoltre, sempre a partire dal '70 e fino al 1975, "Gong" non va più in vacanza, ma viene trasmesso o prima, o dopo o durante la TV dei ragazzi, che ovviamente d'estate è più lunga, in base a come (scusando l'espressione) "gira" agli addetti del palinsesto estivo pomeridiano di anno in anno. C'è infine da dire che a "Gong" spetta il record della durata della sigla nel corso degli anni: dal 3 aprile 1959 al 30 giugno 1973 appaiono quotidianamente (salve certe estati, per i motivi detti più sopra) le immagini della scatolina - carillon dalla quale esce il pupazzetto che, per l'appunto, percuote il gong. Nessun bumper pubblicitario TV italiano è durato per così tanti anni, nemmeno quello di "Carosello" (dodici anni per la leggendaria sigla con le piazze d'Italia, dal 1962 al '74: il "bumper" caroselliano dell'ultimo triennio è simile, ma non uguale in quanto le immagini scorrono più velocemente e anche la colonna sonora, che pur prende spunto dallo storico motivo, è arrangiata in un modo più nuovo).

[siglomane]

Applausi. Chapeau. Questa è cultura, signori.

[Sarabanda 10 anni dopo]

Applausi. Chapeau. Questa è cultura, signori.

Dimenticavo:farò menzione dei 50 anni di "Gong" nel corso della lezione che terrò questa sera presso l'Università Popolare di Torino, invitato da un amico e collega giornalista che ivi insegna.